Gli alunni della Scuola Secondaria di I grado “Silvia Viterbo” in visita alla “Cittadella Mediterranea della Scienza” di Bari: ecco com'è andata.
Nei giorni scorsi gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado “Silvia Viterbo” hanno preso parte, così come previsto dall’ampliamento dell’offerta formativa, ad una visita guidata alla “Cittadella Mediterranea della Scienza” di Bari, dove hanno partecipato ad un percorso interattivo denominato ”Quello che i nostri occhi non vedono: la radioastronomia”, che consente agli studenti di effettuare radio-osservazioni di sorgenti presenti nel Sistema Solare e non solo.
La radioastronomia è una sezione dell’astronomia che studia l’emissione di radioonde da parte dei corpi celesti allo scopo di definirne la posizione e le caratteristiche fisiche e che ha portato alla scoperta di nuove classi di oggetti quali Pulsar, Quasar e Galassie attive.
Il percorso è stato articolato in più sezioni: nella prima i ragazzi, guidati da un esperto animatore, hanno compiuto un affascinante viaggio all’interno del planetario alla scoperta di stelle, costellazioni e galassie del cosiddetto “Universo visibile”. Tali corpi celesti, infatti, emettendo “luce”, sono visibili ai nostri occhi o, se troppo lontani, ai potenti telescopi ottici. Tuttavia non tutti sanno che esistono corpi celesti capaci di emettere radiazioni elettromagnetiche diverse dal “visibile”, quali raggi infrarossi, ultravioletti, radioonde, raggi gamma, che sono quindi impercettibili dai nostri occhi.
Questi corpi fanno parte di quello che si definisce ”Universo invisibile”, che può solo essere “ ascoltato” perché emette radioonde : esse ci raccontano dell’esito finale di grandissime stelle, trasformate in stelle a neutroni, quasar o buchi neri, e dei misteri del cuore della Via Lattea e di altre galassie. Di seguito, gli alunni si sono trasferiti nel laboratorio di telecomunicazioni “G. Marconi” e qui hanno potuto riprodurre, attraverso attività ludico-didattiche e con l’uso dell’alfabeto Morse, gli esperimenti compiuti da Guglielmo Marconi nei primi del Novecento.
Ultima tappa è stata il laboratorio di radioastronomia, praticamente un enorme orecchio puntato verso l’Universo. Grazie alle moderne e sofisticate strumentazioni presenti, è possibile captare suoni e rumori provenienti dallo spazio, intercettare meteoriti o detriti spaziali quando penetrano nell’atmosfera terrestre. Inoltre, i ragazzi hanno visionato un cortometraggio sulla “difficile” vita degli astronauti all’interno della stazione spaziale internazionale (ISS). A questo proposito e con un pizzico di orgoglio è stato ricordato che la scuola “Silvia Viterbo” partecipa al progetto ARISS (Amateur Radio on International Space Station), un progetto della NASA, l’ente spaziale statunitense, grazie al quale, entro la fine del 2017, gli alunni della scuola potranno, recandosi presso la Cittadella, entrare in comunicazione con la ISS orbitante a 400 km di quota per parlare direttamente con gli astronauti presenti e formulare loro le più svariate domande. Tra gli astronauti ci sarà anche il nostro connazionale Paolo Nespoli.
A conclusione della visita, grazie ad un potente telescopio ottico newtoniano, è stato possibile osservare il disco solare con le sue famose “macchie”. Infine, gli alunni si sono recati presso l’Aero Club di Bari Palese dove hanno ammirato da vicino vecchi aerei da caccia e hanno potuto acquisire informazioni sulla professione di pilota.